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rudimenti audio e tecniche di base per la produzione in studio




Tutorials: #1 Tecnica di mixing beat batteria

 

Francesco, il mastering engineer dello studio Dirty Drop, mostra la sua particolare tecnica 
per forgiare un pattern di batteria dal suono corposo e originale, 
usando una combinazione ibrida di sequencer e hardware per un'insolita unione tra digitale ad analogico!

video realizzato prima dell'allestimento del nuovo studio Dirty Drop



Tutorials: #2 misurazione acustica del proprio studio e la sua risposta in frequenza

In questo breve video viene mostrato come misurare la risposta in frequenza IN TEMPO REALE
del proprio studio di registrazione o sala prove per poi procedere alla sonorizzazione.
ATTENZIONE: il mic va posizionato su un'asta di fronte ai 2 monitors / casse
a formare un triangolo equilatero, che è poi la posizione ideale di ascolto.
Deve essere inoltre in posizione perfettamente parallela al pavimento e alla stessa altezza dei tweeters.
Il mic riprenderà quindi il Pink Noise generato da Room Eq che mostrerà in tempo reale la risposta acustica effettiva dello studio.

Ricordatevi di impostare gli l'Out dei vs monitors e l'Input del Mic nelle preferenze della scheda audio.
Se disponibile caricate anche il file di calibrazione del mic e della scheda audio sempre nelle preferenze di Room Eq. 

Per un'analisi e misurazione più approfondita si dovrà poi procedere con l'utilizzo classico di Room Eq
tramite il suo 'sweep' e i relativi grafici e spettri.
Per altri tutorials su come settare nel dettaglio il software potete dare un'occhiata a una delle tante guide
presenti su YouTube: Tutorial Room Eq .

occorrente:
  • microfono specifico da misurazione (in questo video viene usato il Behringer ECM8000)
    
  • mixer audio e/o scheda audio
    
  • Room Eq (software specifico per misurazione audio)

 

 

 


 

Tutorials: #3 mixing delle parti vocali

  • a- Ridurre i suoni "S" (sibilanti) utilizzando il DeEsser plugin.
  • b- Equalizzare il roll-off delle basse frequenze che aggiunge rumori inutili al mix, e dare presenza alla voce.
    
  • c- Utilizzare il compressore per uniformare i livelli vocali e assicurarsi che ogni parola si senta bene.
    
  • d- Aggiungere profondità alla voce con il riverbero.
    
  • e- L'aggiunta di spazialità con il delay in sync con i bpm del brano usando il Supertap.

Il video è in inglese ma è molto semplice e intuitivo.
Plugins by Waves.

 

 


Tutorials: #4 Tecnica per equalizzare la cassa (bass drum)

Una tecnica molto famosa chiamata anche "The low end trick",
si può enfatizzare il low-end del suono di cassa e allo stesso tempo renderlo più secco
utilizzando il famoso Eq della Tube Tech, il "PE1C", disponibile anche in versione Vst.
  • impostare Low Frequency su 30 o 60 hz
  • impostare Boost e Attenuator sul medesimo valore (vedi video)

 

 


Tutorials: #5 Come utilizzare un compressore

- Che cosa è un compressore?

Il compressore lavora sulla dinamica, che è la differenza tra il forte e le parti tranquille di un suono o di un passaggio di audio. 
Il compressore controlla automaticamente i livelli di volume basati su alcune impostazioni semplici. 
Threshold (soglia) - il livello dove l'audio in ingresso attiva il compressore.
Attacco (attack) - il tempo impiegato dal compressore per iniziare ad abbassare il livello audio con il rapporto impostato.
Rapporto (ratio) - la quantità di riduzione del livello, per esempio 3: 1 significa che per ogni 3dB audio sopra la soglia impostata
 esso lascia passare solo 1dB; 
e infine 
il Rilascio (release) - che è il tempo impiegato dal compressore per interrompere la compressione dopo che il livello del segnale di ingresso
 scende al di sotto del livello di soglia.

- Per cosa sono stati inventati?

Quando si registra qualcosa o qualcuno, per esempio, una voce solista, è naturale per alcune parole essere di livello 
molto più alte rispetto ad altre. A volte questo può essere usato per aggiungere enfasi ma, talvolta, può essere completamente casuale. 
Questo tipi di variazioni nei livelli possono essere un vero rompicapo quando si sta cercando di mixare una traccia. 
Il compressore è fondamentalmente un controllo automatico del volume, abbassando il livello delle parti più forti
 e limitando perciò la gamma dinamica, rendendo la vita molto più semplice portando tutto l'insieme in un mix più controllato
 e regolare.

In un contesto più moderno spesso usiamo il compressore per effettuare il bilanciamento dinamico su suoni individuali
 per esempio una cassa (kick), per dare più attacco o al contrario più corpo. 
Possiamo anche usare i compressori sulla mix buss, o drum buss per dare 'colla' a un gruppo di suoni insieme
 e farli lavorare in maniera più compatta e coesa, in questo tipo di utilizzo è anche molto facile eccedere
 e portare svantaggi anziche' benefici alla vostra musica.



- Quando, dove e perché dovrei usare un compressore?

La dinamica è ciò che rende la musica un suono vivo, da un peso al vs beat, fa sì che la musica si muova con un ritmo.
 Quindi è fondamentale mantenerla. Il compressore è uno strumento per il controllo della dinamica, non per distruggerla, 
quindi il risultato finale ideale di un compressore non è schiacciare tutto e rendere quadra un'onda.
 Si utilizza il compressore in molti modi diversi per controllare la dinamica, e per far funzionare bene il mix.

- Utilizzo di un compressore per aiutare il beat a uscire nel mix

Diciamo che avete una kick non molto incisiva e avete bisogno di farla suonare in modo più efficace sul mix;
 uno dei modi per raggiungere questo obiettivo è impostando l'attacco abbastanza lungo in modo da consentire
 a tutti i transienti del campione di passare attraverso il compressore. 
Poi abbassiamo la soglia finché il compressore non inizia ad agire sul suono e contemporaneamente
 abbassiamo il tempo dell'attacco finché non sentiamo che il suono di cassa esce nel modo desiderato.
 E 'importante giocare con l'impostazione dell'attacco durante l'ascolto del mix per vedere
 dove si ottiene il miglior equilibrio tra suono naturale e il punch/click dato dalla compressione,
 facendolo uscire attraverso il mix. Attenzione a non esagerare e rendere il suono innaturale.

- Utilizzo di un compressore per dare corpo, e rilascio a un suono

Possiamo anche utilizzare un compressore per dare corpo e rilascio di un suono, se si imposta il suo attacco un po' più breve
in modo che lavori anche sui transienti, comportando maggior compressione e riduzione della gamma dinamica.
 Ciò fa sì che si possa aumentare il guadagno (gain) e ottenere  un livello medio (rms) più alto.
Quindi un breve attacco fa lavorare di più sui primi ms di picco, portandolo verso il basso e potendo così successivamente enfatizzare
 il corpo e il tono di un suono.
Si potrebbe anche provare con un tempo di rilascio breve che permetterà al compressore di rilasciare rapidamente la coda del suono. 
Per esempio nel caso di un hi-hat attacco e release dovranno essere molto brevi.
 Nel caso invece di un rullante attacco e release saranno leggermente maggiori,
 nel caso di strumenti melodici o synth saranno ancora maggiori e via dicendo. 
Fate attenzione a usare la giusta release per ogni tipologia di suono, troppo breve può portare a distorsioni,
 soprattutto nel caso di suoni con molte basse frequenze, come bassi, sub, o kick.
 Usare quindi in modo attento e leggero la soglia (threshold).
Per es. se abbiamo una batteria che esce troppo dal mix possiamo agire sui suoi picchi
 con un attacco e release breve in modo da renderla più omogenea e meno graffiante sul resto del materiale. 


- Release/Pumping Il buono, il brutto e il cattivo

Tutti noi amiamo un po' di pumping (o almeno dovremmo fare), quindi non dimentichiamoci
 uno dei controlli più importanti del compressore, il rilascio.
 Se si imposta molto breve il compressore rilascerà il suono molto rapidamente che può essere buono
 per aggiungere un pò di groove al materiale, ma è necessario essere sempre attenti a un paio di cose:

Artefatti indesiderati: questo è udibile spingendo verso il basso / e poi verso l'alto in modo non musicale l'audio.
 Questo può avvenire perché si sta comprimendo troppo pesantemente e il vostro tempo di rilascio è troppo breve o lungo.
 Se avete invece il vostro attacco e rilascio troppo veloce e la soglia troppo bassa vi troverete un suono in distorsione.

Timing: questo è molto importante. Il ritmo dell'azione del comp è fuori tempo/sync con i bpm
 o il beat della vostra musica e può compromettere l'energia e dinamica della performance.
 Per esempio se il compressore non ha ancora rilasciato dopo un picco, i transienti che ha colpito subito dopo saranno soffocati
 quindi è necessario lavorare con il tempo di rilascio in modo che sia a tempo con il beat.
 Tenete a mente che i tempi saranno diversi a seconda della compressione / segnale di soglia / input che avete.

Un buon trucco è quello di tenere d'occhio gli indicatori (meters) della riduzione del guadagno.
 Ogni compressore ha uno di questi per dirvi quanto effettivamente stia comprimendo,
 se si nota che l'indicatore non ritorna mai a 0 si può provare un più rapido rilascio o meno soglia
 fino a quando non comincia a oscillare tra a 0 e non, a tempo con la musica. 
E' bene tenere un occhio su questo strumento, così da avere un'idea visiva se il compressore è in sync
 con la musica in termini di tempistica, oppure no.

Ratio Infinita: Alcuni compressori offrono una selezione del rapporto di compressione che può arrivare fino a Infinito:1.
 Significa che non lascerà passare nulla oltre la soglia a parte il periodo di attacco impostato.
 Questo è fondamentalmente il funzionamento dei limiter e può essere utilizzato quando si ha bisogno
 di essere un po' più aggressivi nel controllare le dinamiche e i picchi
 o di non far superare al segnale lo 0 digitale come nel caso del rendering finale del mastering. 

- Compressione Buss

La compressione Buss agisce sulla dinamica di un mix di suoni, o la traccia nel suo complesso,
 per migliorare l'insieme di tutta la canzone, e aggiungere 'colla' e un tocco di uniformità e coesione a tutto il materiale.

Le impostazioni per un mixbus dovrebbero essere leggere in un primo momento, di solito non più di 1-2db di riduzione del guadagno.
 L'attacco e rilascio sono cruciali come sempre, e si dovrebbe usare un rapporto basso, 2:1.
 Questo assicura un intervento non invasivo al mix, lasciandolo pulito e dinamico,
 essenziale quando si processa un intero gruppo di strumenti diversi.
 Nel caso di un compressore nel canale master generalmente è importante impostare un attacco non troppo rapido
 e una release media in modo da ottenere un controllo non aggressivo sull'insieme dei suoni e allo stesso tempo
 guadagnare qualche db in rms mantenendo una buona dinamica.

- Sidechain: Un'altra caratteristica che è molto utile in un compressore è il filtro sidechain.
 Per esempio si utilizza in modo che il sub e le basse frequenze della vostra kick vengano filtrate e non processate dal vostro compressore
 in modo che possa lavorare meglio sul corpo e sull'effetto click della cassa e renderla incisiva nel mix.
Oppure che il segnale dal canale della kick serva da trigger per il canale del synth/sub
 che verrà compresso solo in sync con il campione della kick. In questo modo sub e kick coesisteranno
 in modo musicale e dinamico nel mix, senza impastare l'uno con l'altro.

- Compressione parallela

Detta anche 'New York Compression'. 
Una delle tecniche più interessanti da provare se piace il suono che sta uscendo da un compressore,
 ma si vuole anche mantenere il suono originale non compresso.

Tutto questo comporta sia l'esecuzione del suono compresso, sia un po' di segnale non compresso regolando tra di loro i livelli
 dei 2 canali a seconda dei gusti e necessità:
- in questo modo è possibile preservare alcune dinamiche pur mantenendo gli artefatti della compressione pesante. 
Questo è spesso utilizzato su un mixbuss o il bus della batteria. 
Così si può ancora avere un impatto molto musicale, enfatizzando però più il tono, la presenza e il calore.




Tutorials #6: come mixare la cassa (kick / bass drum)

Uno degli errori più comuni che si possono compiere è usare il campione o suono sbagliato e poi cercare di aggiustarlo nel mix.
Di gran lunga il più comune è quello di far suonare la kick più forte per tentare di migliorare il groove. 
Il motivo di questo errore comune è perché ci sono molti fattori psicologici e psico-acustici che entrano in gioco
quando uno strumento suona più 'forte' e sembra suoni meglio a prima vista. 
Avere la kick troppo forte farà suonare peggio il tutto. 
Le frequenze dai 50Hz fino ai 100-250 sono quelle dove risiede la vs kick o bass drum. 
L'energia della cassa nel mix deriva dall'avere un buon equilibrio tra l'attacco e il corpo,
il sub e la profondità del suo suono.
Quindi è meglio scegliere da subito un campione adatto al ns brano così da non perdere poi troppo tempo
nel tentare di farlo suonare bene.
Fatto questo si può iniziare a farla lavorare con la bassline. 
Una volta che il groove è impostatosi può procedere con la stesura di tutti gli altri strumenti.

La 909 e la 808 e come ottenere il meglio da loro


C'è un motivo per cui queste vecchie macchine Roland sono ancora sempre così popolari: 
non perché erano perfette, in quanto non esiste una suono perfetto nella musica, 
ma perché offrono la base per la creazione di campioni di kick. Si noti che dico la base, non il prodotto finale.
Il trucco per ottenere il meglio da un 909 o 808 è utilizzare uno dei suoi campioni in layer con altri campioni di kick!
 Noterete che anche distorcendoli, comprimendoli, ed effettandoli anche con altri suoni
 manterranno sempre la loro energia sulla dancefloor!

Tip di KRL: "Controllare il suono della kick su diversi sistemi - monitor da studio, cuffie, laptop, 
sistemi da club (se si ha la possibilità). E' facile sbagliarsi e mixarle troppo loud. 
Sidechain del basso se la cassa ha bisogno dinamica per uscire fuori. 
Dategli anche un pò di medi di eq per dargli un bel tonfo rotondo."

Creare il giusto spazio con l'EQ


I migliori suoni di cassa sono tali perchè sono stati ben equalizzati col resto del mix,
e non perchè son stati pompati di volume sopra tutto il resto.
Capire dove risiedono le frequenze del suo basso, dei medi e del suo click e ridurli nel resto del mix tramite un buon eq
servirà a creargli il giusto spazio e compensare il tutto.
Sentirete subito gli effettivi vantaggi e il carattere del suo suono dentro un mix pulito,
dove le frequenze non cozzano tra loro e dove ogni strumento ha il suo spazio nello spettro delle frequenze.
Un pò come quando dentro un armadio mettete ogni cosa al suo giusto e pratico posto e non una sopra l'altra.
Una volta trovato il giusto equilibrio e un groove che fluisce bene, provate ad abbassare ulteriormente la kick di qualche db
e mettete a punto ancora un pò l'eq nel resto del mix.
Se sentite che suona ancora meglio allora avevate spinto la cassa anche troppo forte.
Poi un pò di boost intorno ai 90/110hz gli darà un pò di 'thump', se necessario.
Potete provare anche a spostare leggermente il suo pitch e sentire se la valorizza meglio oppure la fa impastare con il resto.

Sampling, Layering e altre tecniche per una kick unica!

esempio: prendete 2 campioni diversi di cassa: uno corposo come il 909 e uno piu' squillante e funky come quello della disco.
Metteteli in parallelo e tramite l'eq togliete le basse a quello disco e le alte allo 909.
In questo modo avrete una kick sia profonda nelle basse che con un bel click e delle belle medio-alte sopra.
Se necessario usate anche il pitch per intonarle meglio tra loro e regolate nell'inviluppo di ognuna
il tempo di attacco e decay per evitare controfasi e che si annullino tra loro i suoni.
Magari preferite come attacca una delle 2, ma come si prolunga l'altra: 
riducete il decay sulla prima e smussato l'attacco sulla seconda.
Dategli la giusta compressione a entrambe, un pò di saturazione per dargli colore e sarete già a buon punto.
Seguite sempre il vs orecchio, non ci sono regole fisse.


Ricordate che la cosa più importante alla fine dei conti rimane sempre l'arrangiamento delle varie parti che compongono il brano.
Ho sentito campioni di cassa che suonavano ridicoli da soli ma perfetti dentro il mix!
Se sentite che un suono nel vs brano non esce come desiderate, dopo aver provato a lavorare meglio su di esso, 
probabilmente significa che qualcosa nel mix gli rema contro.
Se per esempio la vs bass drum non suona come vorreste la colpa potrebbe essere anche della bassline. 

Provate ad aggiustarla oppure cambiate i campioni o note che la compongono.


Per tutti questi motivi l'ascolto è fondamentale, sonorizzate bene lo studio e usate sempre degli ottimi monitors.
Buon lavoro!



Tutorials: #6 Scelta del Sequencer

-Programmi per fare musica

La scelta del programma corretto per creare musica che, puo' sembrare difficile, a volte frustrante.
Ci sono tanti programmi piu' o meno complessi, piu' o meno professionali, 
e siamo spesso presi dalla fretta di voler cominciare a fare musica e mettere le mani in pasta,
ma non sappiamo con quale programma e come utilizzarlo!
Troverete di seguito la lista dei migliori SEQUENCERS.

-COSA E' E A COSA SERVE UN SEQUENCER?

Il sequencer sta alla base di tutta la computer music!
non è altro che il vero e proprio programma per pc, mac o linux utilizzato per creare musica.
Con il termine DAW invece, Digital Audio Workstation, si intende un computer dedicato alla gestione dell'audio.

Il sequencer permette di registrare audio, di creare suoni da zero, di mescolare tracce diverse e di creare una canzonecompleta.
Esso permette di gestire, registrando e processando, dati audio e MIDI, allo scopo di finalizzare una traccia audio.

All'interno del sequencer useremo dei plugins, che ci permetteranno di creare ed effettare i suoni (VSTfx).
Possiamo anche collegare una tastiera MIDI che ci permetterà di suonare manualmente il nostro sintetizzatore virtuale,
che è poi un virtual instrument (VSTi).
Un audio editor (campionatore) invece ci permette di lavorare su file audio (samples) gia' pronti (in mp3 o wave ad esempio).
Uno strumento esterno (chitarra ad esempio) puo' essere utilizzato in un sequencer collegandolo alla scheda audio.
Esportando poi in wav (o aiff) possiamo poi fare quello che vogliamo del file finale, come un mastering professionale,
usarlo nei dj sets, proporlo ad una casa discografica.

-Quale sequencer scegliere

Ovviamente, scegliere un sequencer non è facile. Non esiste un sequencer migliore in assoluto,
ma esiste un sequencer con il quale ci si trova meglio e che ci si è abituati ad usare.
Tenere presente che diversi producer di fama mondiale usano diversi sequencer.
E' facile quindi capire che una bella traccia la fa l'artista, non il sequencer.

Di seguito proponiamo alcuni dei sequencer piu' famosi:

Image-Line FL-Studio: il più amato dai principianti
Prezzo: 95$ - 700$ a seconda della versione
PC e MAC


Fl Studio Evoluzione del vecchio Fruity Loop, FL Studio mantiene l'impostazione improntata alla creazione di musica elettronica,
anche se ovviamente può essere usato per creare musica di altri generi. 
La gestione dei suoni è originale rispetto agli altri sequencer (vista la struttura semplicistica a blocchi dello step sequencer)
ed il mixer che gestisce canali insert ed effetto.
Questo programma si contraddistingue anche per un prezzo abbordabile ed una ottima strategia di vendita:
compratelo oggi e avrete accesso a vita a tutti gli aggiornamenti!
Probabilmente è per questo che dietro Fl Studio c'è una community internazionale di producers molto attiva,
inclusi molti produttori famosi di musica elettronica, anche se alcune persone lo considerano solo un giocattolo,
abituate ad altri sequencer.
Comunque, alcuni dei plugin migliori sono venduti separatamente, 
e volendoli acquistare tutti il prezzo finale puo' salire fino ai 700$.
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Steinberg Cubase - un sequencer rivoluzionario
Prezzo: da €100 a €600
PC e Mac


Tra le caratteristiche speciali di Cubase possiamo menzionare l'interessante sezione Control Room del mixer
(utile per registrare diversi strumenti), le automatizzazioni gestite dallo standard VSTexpression,
ed il vecchio editor wave-midi. Insomma è un sequencer "vecchia scuola", che si presta ad un uso prettamente da studio,
versatile per la creazione di ogni stile musicale.
Tra i lati per cosi' dire negativi, Cubase manca di un pacchetto di VSTi integrati degno di nota,
nonostante gli sforzi della Steinberg.
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Ableton Live - un sequencer anche per dj
Prezzo: da €80 a €650, a seconda della versione
Mac e PC


Live è stato una rivoluzione quando uscì, ha portato fuori dallo studio il sequencer,
per farlo entrare nel mondo della musica live (da qui appunto il nome live).
In breve tempo Live è diventato uno dei sequencer più amati da dj e produttori di musica elettronica
che lo usano sia durante le loro serate sia in studio, da solo o come aggiunta al proprio setup per gli eventi.
Il suo vantaggio principale? La sua struttura a due visuali che permette di comporre e arrangiare una canzone in tempo reale,
ma anche l'integrazione di Max For Live, un pacchetto di effetti e strumenti creato in cooperazione con MaxMSP
e concepito specialmente per incrementare le funzionalità del software: in poche parole,
permette di modificare come gli strumenti e l'hardware interagiscono con Live,
oltre a creare nuovi suoni ed effetti. Un altro vantaggio notevole è che si possono trovare molti controller
(Akai, Novation solo per citarne un paio) e applicazioni iPad dedicate a Live.
Il suo svantaggio? Una forte predisposizione a ritmi e stili musicali per cosi' dire "binari":
diciamo che non è il miglior programma per scrivere musica d'orchestra o jazz.
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Apple Logic Pro - solo per Mac
Prezzo: $180
Mac

Dopo essere stato comprato da Apple (che vende Logic ad un prezzo molto basso per fare più mercato ai computer Mac),
Logic è diventato uno dei sequencer con il miglior rapporto qualità/prezzo
sempre che si abbia un Mac e che si abbia la pazienza di aspettare gli aggiornamenti, che non avvengono con regolarità.
I suoi vantaggi? Una gestione molto accurata di setup audio/MIDI anche molto complessi,
la sezione Mainstage per performance live e registrazioni, diversi plugin di qualità.
Passando agli svantaggi: un futuro incerto, visione causata sia dagli aggiornamenti che non avvengono con costanza,
sia vedendo cosa è successo a Garageband Pro o iLogic che con il tempo hanno perso diverse delle loro caratteristiche di base.
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Reaper - conveniente, quasi gratis
Prezzo: da €46 a €172, a seconda della versione
Mac e PC

Reaper Sviluppato dagli autori di Winamp e del network Gnutella, è non solo uno dei sequencer più convenienti sul mercato,
è anche (e soprattutto) il sequencer con più possibilità di personalizzazione in termini di interfaccia grafica e caratteristiche.
Ha alle spalle una community molto attiva e molti moduli, skin e aggiunte per soddisfare i bisogni e gusti di ogni utente.
Sono presenti tutte le funzionalità di base di un sequencer che si rispetti ed include il pacchetto Reaplugs.
Inoltre, il suo sistema di gestione dell'audio è molto versatile: per esempio audio e MIDI possono coesistere in un'unica traccia.
Ad alcuni utenti mancherà lo score editor (il pentagramma dove inserire note musicali) ed un po' di strumenti virtuali,
inoltre l'aspetto complesso potrebbe confondere i neofiti, ma tutti questi svantaggi sono compensati da un ottimo prezzo
e una onesta strategia di vendita: è possibile usare un demo completo di tutte le funzionalità e senza limiti di tempo.
Inoltre, indipendentemente dalla licenza acquistata, il programma offre sempre le stesse funzioni.
La differenza sta solo nell'impegno morale dell'utente, a seconda dell'uso: se usi Reaper per progetti professionali,
ti verrà richiesto di pagare $250. Se sei un principiante, solo $60. E durante l'uso del demo,
gli sviluppatori hanno implementato un piccolo pop up che ti incoraggia all'acquisto del prodotto.
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Propellerhead Reason - tutto in uno
Reason Prezzo: da €120 a €400, a seconda della versione
Mac e PC

Reason si merita il soprannome di "studio virtuale", dopo essersi fuso con il software di registrazione Record,
ed avendo il proprio formato per la gestione dei plugin. I VST non sono infatti supportati da Reason,
l'unico modo per poterli utilizzare è in rewire.
L'interfaccia grafica è potente in termini di routing audio e midi,
ma potrebbe scoraggiare utenti che non hanno mai lavorato con interfacce hardware
o annoiare chi pensa che in un sequencer non debbano esserci "cavi" grafici per collegare i vari strumenti.
Il software ha una community molto attiva, in inglese, dedicata principalmente alla musica elettronica.

tutorials sui sequencers ripreso e adattato da Musicadigitale.net
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Tutorial #7: 121 consigli per Mastering dagli Esperti

I suggerimenti di Dirty Drop al #94 della guida, buon tutorial! https://audioskills.com/tips/mastering/



link utili per tutorials:
Tube Tech studio tips
Waves studio tips
Musicadigitale.net

About Francesco S.

Francesco Scapicchi è il mastering engineer e fondatore della Dirty Drop come studio ed etichetta. Fondato nel 2007 inizialmente si occupava del mixaggio e mastering delle uscite dell'etichetta, lo studio ora opera anche nel settore video con privati e aziende.
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